IMG_6471a(Monteiasi.it si scusa per il ritardo della pubblicazione della festa di S. Giuseppe , ma un errore tecnico frutto di frettolosa disattenzione ha rovinato il contenuto della memory card con foto e video della processione. Le foto che seguono sono del Comitato S.G. e del parziale recupero della card memory )

S. Giuseppe, tra canti, preghiere e tradizione.

La festa in suo onore ha sempre avuto una peculiarità rispetto agli altri Santi, e quasi certamente ha una matrice comune con altri paesi a noi vicini, in alcuni dei quali è anche Patrono (S. Marzano, Faggiano, Lizzano, Monteparano, ...). DSC00672Gli aspetti dei festeggiamenti che ci accomunano, sia pure con modalità diverse, sono il falò e la Processione del Santo per le vie del paese davanti a "tavole" imbandite di cibo e reso disponibile, dopo la benedizione, a quanti in onore del Santo vogliono mangiarne (Nei tempi passati i bisognosi, i viandanti, ).

Della nostra Comunità S. Giuseppe è festeggiato con la tradizionale semplicità che è propria del Santo, e se ancor oggi continua a essere il primo appuntamento festoso dell'anno , lo si deve ad un Gruppo, prevalentemente famigliare da sempre devoto al Santo, che costituito in Comitato dei festeggiamenti permette la continuità della tradizione.

La festa di quest'anno, 18 il Falò e 19 marzo 2010 la Processione, ci è sembrata più ricca e più partecipata, e se alcune innovazioni organizzative introdotte saranno mantenute e migliorate,IMG_6325a_SnapShot_6 S. Giuseppe continuerà ad essere un atteso appuntamento di festa religiosa e civile.

Momento emozionante l’uscita della statua del  1780,ubicato ancora oggi nella confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario, restaurata insieme ad un’altra statua del patriarca San Giuseppe del  1867,grazie al contributo dei fedeli,dell’amministrazione comunale e del comitato festeggiamenti stesso.IMG_6339-VIDEO

Nello scorrere dei giorni che precedono la festa,si è  alternato il duro lavoro del comitato per raccogliere la legna nelle campagne,e il giro delle case,per la tradizionale raccolta dell’olio. La novena predicata da Padre Giuseppe Nardelli,dell’ OFM del convento di San Pasquale in Taranto, apre il programma religioso dei festeggiamenti,che entra nel momento cruciale la sera del 18 marzo, dopo la Santa Messa Vespertina delle ore 18, con la fiaccolata e l’accensione del falò in Piazza Giovanni XXIII. L’allestimento del falò è curato personalmente dai componenti del comitato,secondo una tradizione risalente agli anni ’40 e ’50. IMG_6316a

In questa Piazza le lunghe lingue del falò illuminano e riscaldano la grande festa dal sapore di sagra paesana. Punti di ristoro (fedde rosse), musiche folk, divertimento per bambini, estemporanea di pittura a tema… A riguardo un ruolo come sempre importante anche quest’anno lo ha svolto l’Anonimo74 con il suo Programma “Falò e Colori 2010

Nel giorno della solennità di San Giuseppe, il 19 marzo, dopo la Santa Messa con panegirico delle ore 10.30,  l’uscita della processione con l’artistico simulacro per le vie del paese. lungo le quali erano state allestite da famiglie devote 18 “mattre”; tavolate imbandite che un tempo servivano a sfamare i poveri e i mendicanti che arrivavano a Monteiasi per rosicare IMG_6331-VIDEOun po’ di pane e pasta con le cozze. La tavolata più partecipata, perché curata da bambini e ragazzi,anche quest’anno quella dell’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, con i bimbi che si sono esibiti anche con il canto “Aggiungi un posto al tavola” di Dorelli.

Come da Programma la festa è stata chiusa nel cielo di "Montemarino"  ancora una volta da uno spettacolare gioco di fuochi pirotecnici curati dalla grande Ditta del Cav.Bartolomeo Bruscella. A tal proposito è parere comune dei monteiasini che i "fuochi" di S. Giuseppe  siano da alcuni anni tra tutte le feste locale i più apprezzati. Ovviamente un grande elogio va fatto al comitato e a tutti i suoi componenti uno per uno, che va di generazione in generazione, con Donato Marinelli e Antonio Nigro,che hanno preso l’eredità addirittura dai loro nonni. Circondati anche da alcuni giovani, questa è la festa più ricca di tradizioni e folklore, e anche la più dura da organizzare, visto il lungo lavoro fisico che necessita  per renderla fattibile. (G. Ferrannina)

Falò                 Processione

 

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